Imparare a riconoscere una scarpa di qualità non è un mero esercizio tecnico. Significa educare lo sguardo, imparare a cogliere le differenze invisibili a un occhio inesperto e apprezzare il vero valore delle cose.
Solo materiali eccellenti possono essere trasformati in calzature che vivono e migliorano con l'uso. E, se la qualità dei pellami è imprescindibile, le finiture rappresentano il vero discrimine tra un prodotto industriale e un'opera artigianale.
Lavorazioni manuali del pellame, costruzione della suola e trattamenti superficiali sono frutto di tecniche antiche e specializzate, tramandate di generazione in generazione. Queste lavorazioni permettono di costruire una scarpa dal carattere e dalla personalità definite, uniche proprio perché eseguite con tempo, pazienza e una manualità sviluppata in anni di esperienza.
Moreschi è uno dei rari custodi di questa tradizione artigiana. Nel suo pieno rispetto, condividiamo con voi i consigli e i segreti per riconoscere pelli di qualità e calzature che possono davvero essere definite di eccellenza.
Test pratici per distinguere la vera pelle
La differenza tra un pellame di alta qualità e un materiale economico o sintetico si percepisce chiaramente nell'uso quotidiano. Una scarpa interamente in pelle (tomaia, fodera e suola) respira meglio, si adatta al piede con l'uso e, se realizzata con materiali di prima scelta, acquista valore con il tempo, invece di deteriorarsi, sviluppando una patina distintiva.
Riconoscere a colpo d'occhio la pelle di qualità richiede esperienza, ma alcune semplici verifiche possono aiutare anche i meno esperti.
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Odore: la pelle sintetica emana odore chimico o plastico; quella autentica ha un profumo caldo e terroso. È per questo che, aprendo una scatola Moreschi, si sprigiona la fragranza avvolgente tipica di un paio di scarpe di qualità
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Tatto e piega: la pelle vera è morbida, elastica e leggermente granulosa. Premendola con un dito si formano piccole rughe che poi scompaiono. I materiali sintetici restano rigidi o formano pieghe innaturali.
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Test della goccia d'acqua: la pelle vera, a causa della sua porosità, assorbe poco per volta le gocce d'acqua, mentre PVC o PU sono impermeabili e le fanno restare in superficie.
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Bordi e pori: la pelle vera mostra fibre a vista sui bordi e pori distribuiti in modo irregolare. I materiali sintetici hanno bordi lisci e grane perfettamente uniformi.
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Retro e sezione: senza fodera, il retro della pelle appare ruvido come il camoscio; nei sintetici è spesso rivestito da un tessuto. Osservando la sezione, la pelle vera mostra fibre compatte e colorazione uniforme
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Spessore: il pellame autentico ha una consistenza maggiore rispetto alla pelle sintetica.
Un'ulteriore distinzione è data dal fatto che la pelle vera brucia lentamente, rilasciando un sentore di capelli abbrustoliti, mentre la finta pelle si scioglie e, colando, sprigiona odore di plastica.
Controlli per riconoscere una scarpa di qualità
Una delle convinzioni di Moreschi è che l'eleganza è frutto di coerenza e attenzione ai particolari. Oltre al pellame, la qualità complessiva di una scarpa dipende da costruzione, rifiniture e dettagli nascosti. Di seguito elenchiamo i punti da osservare con maggiore attenzione quando si valuta un paio di calzature.
Logo e marcatura interna
Un marchio serio cura anche i dettagli meno visibili. Il logo deve essere nitido, ben centrato e leggibile. Una stampa imprecisa o sbavata rivela scarsa attenzione e controlli di qualità insufficienti.

Guardolo (welt)
Il guardolo è la fascia che unisce tomaia e suola. Deve essere in vero cuoio, non in plastica, e ben rifinito: un elemento che aggiunge struttura, durata e valore estetico anche nelle scarpe con suola in gomma.
Collanti e sostenibilità
Oltre alla pelle, anche i collanti utilizzati incidono sulla qualità della calzatura. Nelle produzioni Moreschi, vengono impiegati adesivi a base d'acqua e colle ecologiche che garantiscono resistenza, flessibilità e rispetto per l'ambiente, evitando solventi dannosi. Questa scelta riflette un approccio che coniuga artigianalità tradizionale e responsabilità contemporanea.
Peso e flessibilità
Una scarpa di qualità non deve risultare né eccessivamente pesante né troppo leggera. Il peso equilibrato indica materiali autentici; la flessibilità deve seguire il piede senza pieghe innaturali. Una suola troppo rigida compromette il comfort; una troppo morbida ne riduce la durata.

Costruzioni per il fissaggio della suola
Le suole di qualità non sono solo incollate: sono cucite. Questo garantisce maggiore durata alle calzature e assicura la possibilità di risuolarle successivamente.
Cuciture e rifiniture
Le cuciture devono essere diritte, regolari e prive di punti saltati. I bordi vanno rifiniti con precisione, senza sbavature o colla visibile. Anche gli interni devono essere rifiniti con la stessa cura dell'esterno.
Simmetria e calzata
Le due scarpe devono essere perfettamente simmetriche nella forma, con suole e tacchi allineati. All'indosso, il comfort deve essere immediato: una scarpa di qualità non deve stringere, pungere o rendere instabile il passo.

È importante ricordare che, per via della lavorazione artigianale, la simmetria non riguarda la colorazione o la grana della pelle. Non sempre i disegni risultano speculari: non si tratta di un difetto di produzione, ma di un segno di autenticità. Ogni paio è unico perché realizzato a mano, non stampato in serie. È proprio questa irregolarità naturale a conferire valore e carattere alla scarpa.
Interni e fodera
Gli interni di una scarpa pregiata sono sempre rivestiti in vera pelle morbida. Un test semplice: strofinare un dito inumidito sulla fodera. Se assorbe l'acqua, è pelle vera; se resta in superficie, è tessuto o materiale sintetico.
Caratteristiche tecniche e di manifattura
Esistono anche aspetti tecnici e costruttivi che influiscono in modo determinante sulla qualità delle calzature.
Si tratta di dettagli più complessi, spesso noti solo agli addetti ai lavori o agli appassionati esperti. Tuttavia, con alcune linee guida pratiche è possibile imparare a orientarsi e distinguere una scarpa realmente ben fatta da una costruita con criteri più economici.
Spessore e taglio: dettagli che fanno la differenza
Ogni componente della calzatura ha esigenze strutturali diverse.
La parte ideale del manto da cui ricavare la pelle è il groppone, uniforme e resistente, e perciò riservato alle tomaie premium. Spalla e pancia sono più fibrose o elastiche, e quindi adatte a parti secondarie della calzatura.
Un approccio consapevole tiene conto anche dello spessore ideale del pellame, come raccomandato da artigiani e conciatori e da quale parte del manto proviene.
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Parte della scarpa |
Spessore indicativo |
Considerazioni |
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Suola |
~5 mm |
Deve garantire rigidità e resistenza all'abrasione |
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Soletta (sottopiede) |
~2,5 mm |
Confortevole ma stabile |
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Tomaia (parte esterna) |
~2 mm |
Deve coniugare struttura e adattabilità |
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Fodera (rivestimento) |
~0,5 mm |
Leggera e traspirante, spesso in pelle ovina |
La grana: pieno fiore e fiore corretto
Come abbiamo descritto nella nostra guida ai tipi di pelle, la grana (ovvero il disegno naturale della superficie) è uno dei primi segnali da osservare quando si valuta la qualità di una scarpa.
La grana non è solo un fatto estetico: osservandola si può capire il livello del pellame e intuire se sia stato destinato alla parte più esposta (come la tomaia) o a componenti secondarie (fodere, inserti, suole). In ordine decrescente di pregio si hanno:
- Pelle pieno fiore (full-grain)
- Pelle primo fiore (top-grain)
- Fiore corretto (corrected grain)
- Crosta (split leather)
- Pelle rigenerata (bonded leather)
Il pieno fiore è la scelta ideale per calzature di lusso, in quanto ricavata dallo strato più superficiale e compatto del manto. Non viene levigata né carteggiata, conserva la grana naturale e sviluppa una patina raffinata con l'uso. Lo si può osservare nel modello Mosca della collezione Heritage di Moreschi, una calzatura per cerimonie ed eventi di lavoro.
Anche il fiore corretto proviene dallo strato superiore del derma, ma appare meno uniforme e viene levigata e pigmentata per coprire i difetti superficiali. Un esempio d'uso è Arles, francesina che combina vitello spazzolato con inserti in pecari.
Origine del pellame
Per riconoscere una scarpa di qualità è importante anche sapere da quale animale proviene la pelle. Ogni origine ha caratteristiche specifiche di resistenza, morbidezza e resa estetica, e questo incide direttamente sul valore finale della calzatura.
Moreschi ha sempre selezionato i pellami più nobili, affidandosi a materie prime che garantiscono durata, comfort e autenticità. Per scarpe da uomo di alta gamma, i riferimenti rimangono vitello, cervo e pecari, che offrono il miglior equilibrio tra estetica, resistenza e comfort.
Di seguito una panoramica essenziale per orientarsi.
- Vitello: grana fine e compatta, eccellente per scarpe eleganti e formali.
- Cervo: morbido ed elastico, perfetto per sneaker e calzature leggere.
- Pecari: raro e pregiato, con grana marcata, molto traspirante.
- Capra e agnello: morbidi e leggeri, spesso utilizzati per fodere interne.
- Maiale: più economico e poroso, meno pregiato.
- Pelli esotiche (es. alligatore, struzzo): pregiate e costose, riservate a modelli esclusivi.
Le tecniche di concia: l'importanza del trattamento
La concia è la fase cruciale che trasforma la pelle grezza, deperibile per natura, in cuoio stabile, durevole e pronto all'uso quotidiano. Senza questo trattamento, la pelle si deteriorerebbe rapidamente; con la concia, invece, acquisisce proprietà nuove e preziose: diventa imputrescibile, resistente all'usura, più impermeabile e strutturalmente solida.
È proprio grazie alla concia che i pellami si rendono idonei alla produzione di calzature di qualità, capaci di unire comfort, resistenza e lunga durata. Riconoscere una concia di qualità non è immediato, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare, soprattutto quando si osserva una scarpa, che riassumiamo nella tabella seguente.
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Tipo |
Segnali di qualità |
Segnali di bassa qualità |
Uso tipico nelle calzature |
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Vegetale |
Grana viva e naturale, odore caldo e legnoso, colore che evolve nel tempo. |
Pelle troppo secca o rigida, screpolature precoci. |
Tomaie premium, suole durevoli, fodere traspiranti. |
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Al cromo |
Tatto morbido e uniforme, colori intensi e omogenei, buona resistenza all'uso. |
Aspetto plastificato, odore chimico, scolorimenti o sfogliature. |
Scarpe moderne, tomaie colorate e morbide. |
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Mista (vegetale + cromo) |
Equilibrio tra comfort e naturalezza, pelle versatile che mantiene la forma. |
Pelle incoerente (troppo elastica o fragile), durata ridotta. |
Calzature di fascia medio-alta che richiedono versatilità. |
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Tintura all'anilina |
Grana visibile, tatto naturale, sfumature vive e tridimensionali. |
Pelle troppo delicata ai graffi e alle macchie se di scarsa qualità. |
Scarpe di lusso in pieno fiore, tomaie raffinate. |
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Semi-anilina |
Grana ancora visibile, tatto morbido, maggiore protezione superficiale. |
Aspetto troppo coprente, riduzione della naturalezza. |
Scarpe eleganti che bilanciano estetica e praticità. |
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Finiture pigmentate |
Colore pieno e compatto, buona protezione superficiale. |
Pelle rigida, grana artificiale, scarsa traspirabilità. |
Scarpe casual, calzature di fascia media. |
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Verniciata (patent leather) |
Lucentezza profonda, superficie compatta senza bolle. |
Effetto plastico, facile a graffiarsi, poca durata estetica. |
Scarpe da sera e da cerimonia. |
Difendiamo il valore dell'artigianalità italiana
Ogni paio di scarpe Moreschi racchiude la competenza dei maestri calzolai, la selezione di pellami rari e la continuità di una tradizione che dura da oltre settant'anni.

Dalla scelta delle pelli fino alle finiture naturali, ogni fase è controllata con rigore. Scegliendo delle Moreschi non si acquista soltanto una scarpa di lusso, ma la certezza documentata della sua origine e il valore di un artigianato che resiste nel tempo.
